giovedì 25 giugno 2009

Decidere serenamente

Dopo sei giorni dalla lettera del DA contenente "ulteriori chiarimenti" sull'esercizio del diritto di opzione del personale astronomo, non abbiamo trovato ancora una spiegazione convincente del perché sia stata concessa una proroga al 31 luglio 2009 per l'opzione.

Sulla base di quanto emerso nella sopra citata riunione con le OO.SS. del 16 giugno u.s. e ritenuto di dover tenere in debito conto le esigenze rappresentate dagli interessati al fine di consentire al medesimo personale di poter decidere serenamente se esercitare o meno il diritto di opzione, si ritiene opportuno prorogare il previsto termine di opzione al 31 luglio p.v.

Abbiamo più volte ribadito che per decidere serenamente occorre sapere quali siano le possibilità di evoluzione professionale nel caso di non opzione. Dal piano triennale, e da quanto ribadito dal Presidente, queste possibilità sono prossime a zero se legate ai soli concorsi pubblici. Nel contempo la DA ha sempre sostenuto che le progressioni riservate agli interni possono essere fruite dal solo personale contrattualizzato, con evidente disparità di trattamento in presenza di identità di ruoli e funzioni, e ignorando principi di carattere generale, che trovano apposito riconoscimento nella Carta costituzionale. Da ultimo il Presidente ha comunicato di voler proporre ai Ministeri vigilanti il caso peculiare INAF per chiedere che:
laddove la normativa prevede che il personale “interno” possa usufruire delle opportunità previste dal contratto degli Enti Pubblici di Ricerca (in special modo quelle relative agli sviluppi di carriera) questo vada inteso come interno all’Ente e non, in maniera restrittiva, limitato ad un solo comparto.

E allora perchè la proroga di un solo mese? Forse che a fine luglio avremo delle risposte che ci permetteranno di decidere serenamente?

E poi perchè la decorrenza retroattiva al 1 luglio 2009?

Chiediamo con forza che la data di opzione venga rinviata in modo da offrirci realmente la possibilità di decidere serenamente. Ricordiamo che sono in essere due riforme: quella degli enti - che per legge deve essere completata entro il 31.12.2009 - e quella dell'Università che dovrebbe essere annunciata a giorni. La figura dei ricercatori potrebbe essere alterata da queste riforme e quindi ci appare coercitiva la richiesta dell'Ente di optare - senza possibilità di ripensamenti - entro il 31 luglio 2009.

Invitiamo la dirigenza ad analizzare con attenzione se vi sia la possibilità di non imporre un'unica data di opzione, in particolar modo alla luce del fatto che il CdA ha di fatto accettato l’idea che la facoltà di opzione possa essere esercitata dopo il 30/6/2009 (delibera 20/2009).

1 commento:

  1. Ciao a tutti,
    non posso che essere d'accordo: non rimandare il termine di opzione al 1-1-2010 con la riforma degli enti che sta per arrivare, non e' comprensibile. La mancanza di motivazioni poi fa sentire ancora di piu' questa imposizione come un atto ostile e nulla piu'. E in un ente scientifico in cui si decide di danneggiare, senza dare spiegazioni, il personale scientifico, che serenita' ci puo' essere?

    Paolo Tozzi

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