mercoledì 8 luglio 2009

Perché non è vero che "ci siamo svegliati tardi"

Recentemente sempre più persone (compreso lo stesso Presidente) ci hanno fatto notare che la nostra mobilitazione era stata quanto meno tardiva, visto che sapevamo già dal 2005 che sarebbe arrivato il momento di dover scegliere se optare o meno. Riteniamo che queste affermazioni non tengano conto del reale svolgimento degli eventi che precisiamo qui di seguito.


Oltre al fatto ovvio che era necessario attendere le tabelle di equiparazione, aggiungiamo che fino a tempi recenti (che potremmo definire pre-Proietti) si dava praticamente per scontato che gli astronomi potessero partecipare ai concorsi riservati. Si veda per esempio questo comunicato: http://www.anpri.it/INAF/INAF2008/com_081008_inc.htm


In particolare, al punto (2):


"2) Concorsi interni ex Art. 15. Il Presidente ci ha chiesto dettagli sugli aspetti contrattuali di questi concorsi, che non hanno vincoli sul numero dei posti da assegnare nei due livelli, se non quelli di carattere strategico per l’INAF. L’unico vincolo sostanziale risiede nella disponibilità dei fondi necessari che devono essere destinati in misura idonea rispetto alle necessita’. Per quanto riguarda gli aspetti procedurali, l’ANPRI ritiene che tutto il personale ricercatore, tecnologo e astronomo dell’Ente debba avere il diritto di partecipare ai concorsi interni. Per il personale astronomo, si dovra’ cercare una formula di passaggio "d’ufficio" al ruolo ricercatori nel momento di partecipazione al concorso. Sia l’ANPRI che la Presidenza si sono trovati d’accordo su questo punto importante. L’intenzione di non discriminare o punire chi per obiettive condizioni di maggior vantaggio oggi ha scelto di non optare per il passaggio in ruolo ricercatori e’ stata concordemente espressa dalle parti."


Si noti che anche la Presidenza (allora, ottobre 2008, pre-Proietti) era d'accordo con noi. Su queste basi, ogni ricercatore astronomo si sentiva assolutamente libero di poter scegliere se optare o meno in base a proprie valutazioni personali, ma nulla faceva pensare che questa scelta potesse pregiudicare in maniera definitiva il proprio sviluppo professionale.


Tra l'altro, sottolineiamo che già allora erano delineati i punti essenziali per la soluzione del problema (per esempio: che non ci sono vincoli, se non di natura "strategica", altro che vincoli "contrattuali" come ancora si vuol far credere e che sarebbe stato possibile il passaggio "d'ufficio" al momento della partecipazione al concorso, soluzione in effetti poi adottata, ma solo per i concorsi aperti; eccetera).


Le "nuove" posizioni della dirigenza e del Presidente INAF ci sono state comunicate nella circolare del 09/04/09 e con l'intervista del presidente sul notiziario INAF del 28/04/09


http://193.206.241.5/struttura-organizzativa/udc/comunicazione/filo-diretto#28_04_09


in cui lo stesso Presidente manifestava il suo pensiero (post-Proietti)


Per cui non solo ci siamo SVEGLIATI SUBITO, ma ci siamo SVEGLIATI PRIMA avendo subdorato un cambiamento nell'aria già nei giorni precedenti...

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