martedì 15 dicembre 2009

Proviamo a cercare una base comune?

La lettera mandata da alcuni ricercatori contrattualizzati al Presidente dell'INAF del 9 dicembre 2009 ha evidenziato ancora una volta, se necessario, lo scontento presente in tutto il personale di ricerca INAF.

Le disparità tra ricercatori contrattualizzati e ricercatori astronomi, che in 6 anni di vita dell'INAF non si è riusciti a risolvere, stanno creando una situazione che rende tutti perdenti.

In mancanza di direttive chiare, la circolazione di notizie imprecise o infondate contribuisce ad invelenire sempre più il clima.

A titolo di esempio, a noi ricercatori astronomi vengono riconosciute alcuni tipi di borse e a partire dal 2005 gli assegni di ricerca (ma non per esempio gli anni di dottorato e quelli di ricercatore a tempo determinato). Sicuramente la nostra progressione economica a parità di livello è più vantaggiosa, però, per quanto riguarda gli stipendi, va necessariamente condotta un'indagine più approfondita che tenga conto dei vari fattori. Facendo un giro sull'anagrafe INAF, si può facilmente verificare che, fatte salve rare eccezioni, i ricercatori (III livello) contrattualizzati più anziani risalgono al 2001, mentre l'80% dei ricercatori astronomi ha preso servizio ben prima del 2001 (112 su 142)! E' chiaro quindi che la maggioranza dei ricercatori astronomi non ha avuto opportunità di avanzamento di carriera e che la penalizzazione economica che sicuramente i contrattualizzati soffrono viene riassorbita dal molto piu` veloce passaggio ai livelli successivi.

Il problema risiede quindi nel fatto che il legislatore si sarebbe dovuto rendere conto che mettendo insieme ricercatori proveniente da comparti diversi, l'inevitabile confronto tra i diversi trattamenti avrebbe creato rivalse su rivalse. A questo proposito, auspichiamo la costituzione di una commissione "super partes" che, raccogliendo e verificando serenamente le varie notizie circolate, possa fornire un quadro della situazione. Una volta evidenziate le disparità, noi siamo convinti che gran parte di esse possa essere sanata con semplici provvedimenti amministrativi, garantendo da subito almeno su questi un pari trattamento (sperabilmente alle condizioni più favorevoli) fra i due comparti.

La mancanza di informazioni certe non ci ha permesso di decidere con ragion di causa riguardo all'opzione (ricordiamo, ad esempio, che a tutt'oggi non c'è alcuna comunicazione ufficiale sul trattamento pensionistico). E' possibile comunque che, anche se avessimo ricevuto le informazioni richieste, non avremmo optato in assenza di una programmazione seria sulle progressioni di carriera, perchè è evidente che, se non si avanza di livello, la progressione economica del comparto università è più conveniente. Questo, tuttavia, non può avere alcun effetto sul legittimo diritto degli astronomi a eque possibilità di avanzamento di carriera, infatti, la legge istitutiva dell'INAF prevedeva che gli astronomi permanessero nel loro ruolo, offrendo loro la facoltà di optare e garantendo comunque pari opportunità di sviluppo professionale.

Sono mesi che il personale astronomo ribadisce che, al di là di questioni specifiche (quale per l'appunto l'art. 15), il primo e più importante problema da risolvere è che dipendenti aventi professionalità e responsabilità uguali arrivino a godere di pari trattamento economico, previdenziale e di pari opportunità di carriera.

E' chiaro però, che, non essendo stata chiesta alcuna autorizzazione a bandire, per il prossimo triennio, nessun posto per I e II livello (concorsi aperti), la politica dell'Ente per le progressioni verticali (evidenziata dopo la scadenza della data di opzione) sia focalizzata completamente sui concorsi interni ed in questo scenario gli astronomi non possono che chiedere che venga data anche a loro la possibilità di partecipare agli art. 15. Aggiungiamo che la nostra partecipazione nulla toglierebbe ai ricercatori contrattualizzati visto che il numero di posti messi a bando sarebbe di gran lunga maggiore e soprattutto non vediamo quale obiettivo vantaggio avrebbero i ricercatori contrattualizzati se gli astronomi fossero costretti ad optare per poter accedere a questi concorsi interni. Inoltre proprio perchè riconosciamo gli art. 15 come un diritto acquisito dai contrattualizzati, non abbiamo chiesto che i soldi destinati a questi concorsi fossero invece destinati a concorsi esterni aperti quindi a tutti.

Ovviamente gli astronomi sono pronti ad appoggiare sin da subito qualsiasi iniziativa dei ricercatori contrattualizzati che tenda a uniformare il trattamento normativo ed economico dei due ruoli sulla base, per esempio, dei principi enunciati nella carta europea dei ricercatori.

Vincenzo Andretta, Angelo Antonelli, Vincenzo Antonuccio-Delogu, Rino Bandiera, Ugo Becciani, Michele Bellazzini, Carlo Benna, Daniela Bettoni, Fabrizio Bocchino, Gianluigi Bodo, Alfio Bonanno, Massimo Brescia, Enzo Brocato, John Robert Brucato, Beatrice Bucciarelli, Marta Burgay, Gianni Busarello, Alessandro Capetti, Alberto Cappi, Mario Carpino, Enrico Cascone, Marco Castellani, Gianni Catanzaro, Gianna Cauzzi, Alessandro Caccianiga, Cesare Cecchi-Pestellini, Riccardo Cesaroni, Riccardo Claudi, Ileana Chinnici, Paolo Ciliegi, Andrea Comastri, Carlo Emanuele Corsi, Rosario Cosentino, Gabriele Cremonese, Anna Curir, Giuseppe Cutispoto, Sabrina De Grandi, Aldo Dell'Oro, Ciro Del Vecchio, Elisa Di Carlo, Domitilla De Martino, Mario Di Martino, Sperello di Serego Alighieri, Mauro Dolci, Elisabetta Dotto, Ronald Drimmel, Ilaria Ermolli, Luca Fini, Mario Gai, Daniele Galli, Silvio Giordano, Aniello Grado, Laura Greggio, Carlotta Gruppioni, Enrichetta Iodice, Angela Iovino, Giuseppe Lanzafame, Mario Lattanzi, Giuseppe Leto, Sebastiano Ligori, Carla Maceroni, Antonio Magazzù, Salvatore Mancuso, Marcella Marconi, Fabrizio Massi, Laura Mazzei, Sergio Messina, Paola Merluzzi, Marco Mignoli, Paolo Montegriffo, Giuseppe Murante, Ilaria Musella, Marina Orio, Salvatore Orlando, Isabella Pagano, Elena Pancino, Laura Pentericci, Claudio Pernechele, Anna Piersimoni, Lucia Pozzetti, Luigi Pulone, Mario Radovich, Vincenzo Ripepi, Paola Rossi, Alessandro Spagna, Leonardo Testi, Luciano Terranegra, Ginevra Trinchieri, Edoardo Trussoni, Antonella Vallenari, Massimo Villata, Fabrizio Vitali, Anna Wolter, Simone Zaggia, Luca Zampieri
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