domenica 4 ottobre 2009

Come è finita con le opzioni?

Solo ora, ad oltre due mesi dalla scadenza per l'esercizio del diritto di opzione, la Sede Centrale INAF ha diffuso una tabella con i risultati ufficiali. Tuttavia, da tale tabella non è possibile evidenziare la percentuale degli optanti. Per questi, è disponibile una tabella ufficiosa, con le suddivisioni per sede e per livello. Come risultato complessivo, risulterebbe che soltanto circa il 12% degli aventi diritto ha optato per il comparto ricerca.

Ancora manca un comunicato ufficiale di commento dei risultati stessi, né questi risultano essere stati discussi dal CdA, almeno da come si evince dai relativi verbali. Riteniamo quanto meno anomalo che i dipendenti INAF non siano messi a conoscenza della posizione dell'INAF riguardo ad argomenti così importanti per la gestione stessa dell'Ente.

Permetteteci di esprimere alcune riflessioni su questa percentuale così bassa:

1. E' evidente che, a grande maggioranza, il personale di ricerca ex-Osservatori non si è lasciato intimidire dalle ripetute e forti pressioni dell'Ente pro opzione. Inoltre, con lettera di autotutela e diffida all'Ente, molti hanno voluto mettere in evidenza che non si intende rinunciare allo stato giuridico, tanto più di fronte a informazioni ufficiali molto lacunose sulle prospettive per chi opta e per chi non opta. Come, ad esempio, l'incertezza sui trattamenti pensionistici e quella sull'apertura dei concorsi interni a tutto il personale (incertezza riconosciuta dagli stessi vertici INAF, visto che è oggetto di un quesito inviato al Ministero).

2. Se un'unificazione delle prerogative del personale di ricerca è auspicabile, questa non può costituire il pretesto per un'azione di forza, da parte della Dirigenza, per ridimensionare i diritti di una parte di esso. Come i fatti dimostrano, una tale politica è risultata fallimentare. Peraltro, riteniamo sempre valida ed auspicabile l'ipotesi di un'elevazione dei diritti di tutto il personale di ricerca, in primis con l'acquisizione dello stato giuridico.

3. Constatiamo, e ci auguriamo che lo faccia anche la Dirigenza, che il personale di ricerca ex-Osservatori resta una componente molto consistente dell'INAF e quindi non saranno proponibili discriminazioni nel momento in cui l'ente metterà in atto procedure interne di avanzamento di carriera.

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